L’inizio dell’auto-stimolazione è associato all’esempio dei coetanei o è un “ritrovamento” inaspettato nel processo di gioco con i genitali. Contiene un elemento di curiosità sul tuo corpo cambiato, il desiderio di conoscere il funzionamento dell’apparato sessuale e di controllare la potenza, cioè, prima di tutto, di essere convinto della tua normalità. In futuro, la masturbazione diventa un’azione cosciente, un mezzo per rimuovere o mitigare le manifestazioni del disagio fisiologico, ed è progettato per scaricare, per dare soddisfazione fisiologica. Per la stragrande maggioranza, la masturbazione è un palcoscenico naturale nello sviluppo di una sessualità sana, è una forma insoddisfatta di attrazione eterosessuale (anziché l’oggetto mancante del desiderio) ed è accompagnata da appropriate fantasie, in cui la maggioranza rappresenta l’intimità con una persona amata.
L’intensità della masturbazione negli adolescenti varia ampiamente: da diverse volte l’anno al giorno e persino ripetuta durante il giorno. I dati normativi non sono qui e non possono essere. Le differenze sono spiegate dal livello di eccitabilità sessuale, dalla fissità sulla sfera sessuale, dalle caratteristiche della costituzione sessuale e in parte dai divieti morali. Per molti anni si è creduto che le ragazze ricorressero all’autostimolazione molto meno frequentemente dei ragazzi. Le indagini degli ultimi anni mostrano che vi è un graduale livellamento delle differenze tra i sessi: quasi 2/3 delle ragazze e l’82% dei ragazzi hanno confessato di masturbarsi.
La masturbazione negli adolescenti è una manifestazione specifica dell’età, una forma surrogata non patologica di scarica della tensione sessuale, che è essenzialmente innocua e aiuta a ridurre l’aumentata eccitabilità sessuale.