-Che belle scarpe! E le gambe sono più snelle sui tacchi a spillo, i fianchi sono alti e rotondi. Percorro un vicolo vuoto, si sta già facendo buio, non c’è nessuno, sono solo. Vado e penso a quanto sono figo, faccio sesso, gli ormoni dalla rabbia della solitudine. Gli uomini mi guardano, ma nessuno rischia di dominare questa bellezza, perché sono anche intelligente e, come sai, gli uomini hanno paura delle donne intelligenti. Con questi pensieri, cammino lentamente, strascicando scarpe rosso vivo sull’asfalto e calci le prime foglie cadute. Lo squillo del mio telefono interrompe i miei pensieri. Guardo lo schermo: questo è l’amico di Lera.
Non scoppiare …
Voglio rispondere …… ..ma un colpo secco alla mano mi fa cadere il telefono dalle mani e mi chiude la bocca. Stanno trascinando … … mi stanno trascinando verso i cespugli nell’oscurità. Barcollo all’indietro, cercando di riuscire a muovere le gambe e non cadere. Non vedo chi, ma sento il petto di un uomo sulla schiena, largo.
Un braccio forte che in vita periodicamente mi solleva in aria, le mie gambe non toccano terra. Qualcosa poggia dolorosamente sulla parte bassa della schiena, qualcosa come una placca da una cintura. Capisco che un uomo alto e forte mi sta trascinando e non posso scappare. E l’odore … … l’odore della costosa eau de toilette mi avvolge.
Ci siamo fermati, le mie lacrime scorrono, i pensieri si confondono nella mia testa: “Di cosa ha bisogno …… .. soldi! Telefono! È un maniaco assassino? Che cosa…..? Cosa sta succedendo?! Mi annusa i capelli e una mano in vita mi preme vicino a lui. Mi trema il petto. – “Zitto” – ha detto a bassa voce e mi ha spinto a terra. È buio, non lo vedo, non vedo il suo viso, solo una sagoma. Si ritrova subito a terra con me.
– “Zitto, sussurra, calmati.” Signore, che paura! Sento una mano sul ginocchio, si sposta sulla mia coscia, andando sotto la gonna, grande e calda.
– “Sesso!” – balenò nella mia testa. Non posso scappare, resistere: ucciderà.
La sua guancia era liscia e morbida contro la mia, le sue labbra scivolavano lungo il mio collo.
“Sesso?” Sussurro. Facendo scivolare la sua mano tra le mie gambe, mi ha tolto le mutandine in un sol colpo. Il suo dito entra lentamente in me. Posso sentire il suo respiro.
Ormone del piacere
Scoppia un gemito di piacere e involontariamente getto indietro la testa.
-Oh, Dio, cosa sto facendo?! … Mmmmm …… quanto è buono …… .. non me ne frega niente! I movimenti delle dita stanno diventando più piacevoli e impulsivi, le mie gambe sono tese. Piacevole calore ed eccitazione si riversarono nel mio corpo. Con l’altra mano gira la mia testa verso di lui e mi morde le labbra con un bacio. La sua lingua non era meno attiva del dito dentro di me.
L’ormone del piacere mi ha appena sopraffatto e ho lasciato andare tutto da solo. I baci iniziarono a scendere sul corpo e la lingua sostituì il dito. Le leccate delicate ei movimenti caotici erano esasperanti. La lingua si è spostata sul clitoride e una suzione delicata ha causato un piccolo tremore in tutto il corpo. I tacchi a spillo erano per metà nel terreno dalla piacevole tensione del corpo. In quel momento c’era solo una richiesta, la richiesta del mio corpo, che dovesse entrare in me.
Prendendogli la testa e gemendo, l’ho fermato. Abbassandosi velocemente i pantaloni, si avvicinò al mio seno e vi appoggiò la testa del pene. I baci caddero sul mio petto. Mi fece scivolare un dito nel reggiseno, lo tirò indietro e iniziò ad accarezzare i miei capezzoli induriti. Gli metto le mani sui fianchi e le tiro su, facendo capire chiaramente che voglio che mi entri.
-Dite – disse con voce bassa e vellutata.
– Voglio – gemetti. Con una forte spinta, mi è entrato completamente con la sua impressionante dimensione del pene. I tremori divennero frequenti e esasperanti, il suo odore e il respiro accelerato mi fecero muovere verso di lui, sollevando i fianchi. Un vulcano stava crescendo dentro di me e stava per esplodere. La spinta successiva sembrava avermi fatto a pezzi e una piacevole stanchezza si diffuse sul mio corpo. Il cuore batteva come se stesse per saltare fuori e il corpo divenne pesante e imbottito.
Mi vergognavo di ammetterlo con me stesso, ma è stato il sesso più bello della mia vita!