Il ruolo degli androgeni nella fisiologia della riproduzione

Il ruolo degli androgeni nella fisiologia della riproduzione

Tra i vari aspetti dell’azione fisiologica degli androgeni, il loro effetto sulla funzione riproduttiva delle donne merita particolare attenzione:

  • essere un substrato per la formazione di estrogeni, agire sulla scelta del follicolo dominante e facilitare il rilascio ovulatorio di LH,
  • gli androgeni sono coinvolti nella regolazione della funzione del sistema ipotalamo-ipofisi-ovarico,
  • svolgere un ruolo importante nella formazione del comportamento sessuale.

Il processo ovulatorio è influenzato dallo stato del sistema nervoso vegetativo: il sistema simpatico può ritardare l’ovulazione e il sistema parasimpatico può stimolarlo. Oltre alle prostaglandine, le ammine biogeniche (dopamina, serotonina e norepinefrina) sono attivamente coinvolte nella regolazione del ciclo mestruale.

La dopamina nel sistema portale della ghiandola pituitaria ha proprietà inibitorie della prolattina e agisce direttamente sulle cellule dell’ipofisi anteriore attraverso specifici recettori plasmatici. In condizioni fisiologiche, la dopamina inibisce la produzione ipofisaria non solo di prolattina, ma anche di FSH, LH e TSH.

La noradrenalina promuove la produzione di ormoni gonadotropici (FSH e LH) agendo sull’ipotalamo, stimolando il rilascio in esso dei corrispondenti fattori di rilascio.

La serotonina, di regola, inibisce il rilascio di gonadotropine e quindi blocca l’ovulazione. Inoltre, la serotonina stimola la produzione dell’ormone pituitario prolattina. L’effetto della serotonina sul sistema pituitario-surrenale è espresso nell’attivazione del rilascio di corticoliberina, aumentando la produzione di ACT G e aumentando la funzione della corteccia surrenale [Ye.V. Naumenko, N.K. Popova, 1975].
I neuropeptidi del cervello influenzano anche la funzione gonadotropica dell’ipofisi: endorfine, encefaline e dinorfine.

Pertanto, nella CMC normale, le beta-endorfine sono coinvolte nel controllo della secrezione di prolattina e nella regolazione della secrezione di LH. speculare su
che l’aumento della produzione di beta-endorfine con una maggiore attività fisica negli atleti può influenzare negativamente la CMC e causare la sua violazione. L’esatto meccanismo di questo effetto non è stato ancora stabilito, tuttavia, si presume che le beta-endorfine possano violare il rilascio di LH a causa dell’influenza sul fattore che causa il suo rilascio. Un ruolo altrettanto importante nella regolazione del ciclo mestruale è svolto dalle ghiandole surrenali e dalla ghiandola tiroidea. La funzione alterata di queste ghiandole endocrine può influenzare direttamente i processi di ovulazione, fino alla sua completa inibizione e, di regola, sono accompagnate da cambiamenti nella funzione mestruale.

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